
Author: Selene Luise




Il tempo dell’attesa
Recensione DODICI RACCONTI DI NATALE di J. Winterson (MONDADORI)
Il tempo dell’attesa
“Ogni anno viene Natale, che ci piaccia o no”. Questa frase, in apparenza scontata, ridonda più e più volte all’interno di questa raccolta di racconti dedicati all’evento più bello dell’anno. Perché, a pensarci bene, quello di Natale, non è un periodo uguale al resto dell’anno. Se sei un bambino, è il tempo in cui, tra decorazioni , luci e presepi, vivi nella trepidante attesa dell’arrivo di Babbo Natale. Se sei un adulto, aspetti l’invasione dei parenti, i banchetti abbonanti, le spese pazze e le partite a tombola, oppure semplicemente che il periodo delle feste passi prima possibile. (altro…)
L’occhio del poeta
Recensione PENSIERI PER RICORDARE di LUIGI TIBERI
L’occhio del poeta
Il mondo dei libri e dell’editoria un tempo mi sembrava un paradiso dorato, fatto solo di sapienza. Quando vi feci i primi incerti passi, capii che purtroppo non è cosi. Vidi che non era il sapere a guidare chi decide quali storie rivelare al pubblico. Le grandi case editrici pubblicano sempre cucinieri e calciatori, lasciando quei “nessuno” che possiedono davvero del talento nell’ombra, a lottare con le unghie e con i denti per pubblicare e far conoscere i loro libri. (altro…)
Il libro di pietra
Recensione NOTRE-DAME DE PARIS di V. HUGO
Il libro di pietra
Ci sono libri con cui ogni lettore deve confrontarsi almeno una volta nella vita, come delle pietre miliari della letteratura. Questo però non vuol dire che debbano piacerci per forza. Dopotutto il bello è proprio questo: i libri non sono teoremi e nessun parere è oggettivo. Ogni libro può piacere e non piacere, anche se si tratta di una pietra miliare come NOTRE –DAME DE PARIS. In questo periodo mi sono resa conto di avere molte lacune come lettrice e mi è parso il momento di porvi rimedio. (altro…)
Confessioni “tradotte”
Recensione IO CHE VI PARLO di PRIMO LEVI
Confessioni “tradotte”
Gli scrittori sono creature particolari, dotate di un gran potere: quello di svelare e nascondere allo stesso tempo. Quando lavorano alle loro opere, tirano fuori tutto ciò che hanno dentro, per scrivere la storia. Il lettore lo sa e ciò lo invoglia ancora di più ad addentrarsi nei meandri del libro, illudendosi di carpire, tra le righe, ogni segreto della mente che la ha partorita e qui sta il gioco di ogni scrittore. Che quelle righe in cui il lettore si addentra sembra che svelino, quando, in realtà, nascondono quel che l’autore non vuole rivelare, occultandolo sotto il velo della finzione e travestendolo da confidenza schietta. (altro…)
Elogio del lavoro
Recensione LA CHIAVE A STELLA di P. LEVI
Elogio del lavoro
Cruccio maggiore di ogni specie vivente, sin dai primordi, è procacciarsi il nutrimento necessario per vivere. Ciò vale anche e soprattutto per il genere umano. Prima con la caccia e la raccolta, poi con il baratto, finché non venne inventata una comune merce di scambio, chiamata denaro, per procurarsi la quale occorre lavorare. Che il lettore non si offenda di questa premessa un po’ marxista, ma necessaria per introdurre il libro oggetto di questa recensione, LA CHIAVE A STELLA, il cui protagonista è, appunto, il lavoro. (altro…)
Un ponte tra scienza e letteratura
Recensione RANOCCHI SULLA LUNA E ALTRI ANIMALI di P. LEVI EINAUDI
Un ponte tra scienza e letteratura
Calvino diceva che il primo romanzo non andrebbe mai scritto, perché dal momento in cui esce dall’ombra , il lettore si aspetterà sempre lo stesso genere dalle opere successive. (altro…)
La provetta e la penna
Recensione IL SISTEMA PERIODICO di P. LEVI
La provetta e la penna
Quando sentiamo parlare di sistema periodico, la prima cosa che ci viene in mente non possono essere che ricordi scolastici. Chiunque abbia incontrato la chimica nel proprio percorso di formazione ricorderà con timore o con piacere la tavola degli elementi. Ricordo ancora il mio rapporto con la chimica, nei due anni in cui ci ho avuto a che fare. Dopo un’iniziale innamoramento, probabilmente dovuto alla novità della materia, divenne una vera e propria guerra. Verso metà programma , gli argomenti si trasformarono in una serie di formule senza costrutto, un linguaggio enigmatico che io, per quanto mi sforzassi , non riuscivo a decifrare. Quando la lasciai feci i salti di gioia. E ora, anni dopo, mi ritrovo a leggere un libro il cui titolo, apparentemente, non lascia spazio all’immaginazione. Ma qui parliamo di Primo Levi e ciò basta a rassicurare anche il lettore più diffidente. Al contrario del suo ingannevole ( ma non troppo) titolo, IL SISTEMA PERIODICO non è affatto un trattato di chimica, ma una serie di racconti, ciascuno intitolato con il nome di un elemento, (altro…)